Wednesday 10 August 2011

Parlando di blog

Ieri sera mi son imbattuto (colpa di Google) in un blog letterario.  Incuriosito ho deciso di sbirciare tanto per avere un'idea di cosa si trattasse.  Semplicemente un blog che tratta di politica camuffato da blog letterario. 

Argomentazioni approfondite del tipo " il ricco ruba e il povero subisce" o "la finanziaria ci ammazzerà."

Niente da eccepire.  Come blog politico è scarso, ma d'altronde qualsiasi tematica al giorno d'oggi vien trattata nella maniera più superficiale possibile.  E' vero che in democrazia tutti hanno il diritto e la libertà di pensare e sopratutto esprimere le proprie opinioni.  Peccato che tutti i "post", di democratico non hanno un bel niente.  Avranno letto un mezzo articolo mentre aspettavano dal dentista e son diventati di colpo opinionisti d'un certo rilievo.

Forse un blog politico almeno decente dovrebbe approfondire idee e soluzioni.  Dovrebbe essere un confronto di idee.  Invece il blog assomiglia a un telefono verde ove i clienti chiamano per lamentarsi.  Assomiglia decisamente a un blog lamentoso o forse il blog è specchio dei nostri tempi.  Escludendo gli insulti e l'odio il blog sarebbe vuoto.  Un blog lamentoso di gente di fronte ad un precipizio.

Se spremendo i nostri pensieri arriviamo solo a dire che se ci fosse ancora Stalin o Mussolini tutto sarebbe diverso e migliore allora faremmo meglio a smetterla di parlare di politica.  Sono discorsi da bar di periferia annoiata e nient' altro.

Ogni cambiamento, crisi o capovolgimento (culturale,sociale) dovrebbero si farci guardare al passato ma per trarne insegnamenti utili e non a cercare soluzioni facili negli estremismi sepolti da tempo.

Grazie a Dio era un blog letterario.

1 comment:

  1. Micio, magari!
    Magari ci fosse un contradittorio efficace, che sviluppa il pensiero se non comune della comunitaria assemblea! Invece no. è pericoloso opensare e quindi tutti hanno opinioni furbe e politically correct (secondo il momento, che è odio e capricci.. e quindi tutti a dire "io non sono così e ti aborro" (magari in questi termini raffinati!) ed invece sbavano, i tapini, sulla condizione sociale, sulle possibilità che paiono cadere dal cielo, sulle prospettive di vita facile e priva di impegno...) .. ah, la globalizzazione! Che affare! Che incomprensibile guadagno! Ora tutti sanno tutto, apparentemente, sono professori di ogni facezia e dottori in ogni scempiaggine. Tutti dicono.. Ma cosa? Vuote, vuote parole senza capo ne coda che colgono l'applauso di altri vuoti che pretenderanno lo stesso riconoscimento per la loro poca profondità..Ah.. Lucente savità, cala su di noi come una folgore e liberaci dall'ignoranza e dacci una pace che sa di bruciachiata saggezza!!!!

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